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..dalla tradizione del salento

Aramirè va via.

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AramirèQuesto articolo è preso pari pari dal blog di Aramirè, una delle realtà che da sempre contribuisce alla conservazione e alla divulgazione del patrimonio culturale musicale del salento.

La riscrivo pari pari, perchè quando l’ho letta  mi ha colpito e rende bene l’idea della situazione attuale.

sabato, 18 agosto 2007

Aramirè va via.Una festa.

Di quelle organizzate fra amici, dividendosi i compiti. A casa mia? A casa tua? Mettiamo un tanto a testa per la spesa. Ognuno porti qualche sedia. Chi sistema le lampadine? Chi lo stereo? Suoniamo?

Le domande, i dubbi. Verrà qualcuno?

Fa niente, se non viene nessuno ci divertiamo fra di noi e ci mangiamo tutto.

Poi comincia ad arrivare gente, si mangia, si beve, si balla.

Ci sono anche i parenti anziani, seduti, che guardano, ridacchiano, ma si divertono e qualcuno balla pure. Si sta bene.

E l’allegria, i suoni richiamano altra gente.
E più siamo e meglio stiamo.

Poi. Poi cominciano ad arrivare i maleducati.
Quelli che hanno snobbato la festa mentre la si preparava, ma, visto che funziona, ci si sono fiondati e si imbucano.

Non hanno fatto nulla per la festa, ma ne approfittano.

Buttano il mangiare per terra, fumano e buttano le cicche per terra, si ubriacano, danno fastidio alle ragazze, vomitano nel lavandino e lo otturano.

Ma nel casino generale nessuno se ne accorge e tutti continuano ancora a divertirsi.
Per un po’.

Ma gli ultimi arrivati sono sempre di più, sempre più prepotenti, arroganti ed invadenti.
Qualcuno prova a dire qualcosa, ma gli rispondono sprezzanti: “Io sono il tale, io sono importante, pago tutto io“.

A parole.
Gli anziani se ne vanno infastiditi.
Qualcuno comincia a tentare di tamponare i danni, pulisce il vino versato dalla damigiana rovesciata, chiede un po’ di autocontrollo con toni sempre meno urbani. Si comincia a litigare.

Ma molti ormai sono ubriachi ed anche alcuni degli organizzatori si lasciano andare.
Qualche sedia inizia a rompersi e i muri sono imbrattati di cibo, di vino, molti CD sono sparsi per terra e la gente ci cammina sopra.

L’atmosfera gioiosa è ormai degradata ed alcuni se ne vanno.
Sono i più furbi, quelli che sono riusciti a rimorchiare le ragazze carine, o i più introversi, che non si divertono più. I primi cercano un luogo tranquillo, dove poter continuare la serata, i secondi se ne tornano a casa.

E gli amici che hanno preparato la festa si guardano sconsolati, quelli ancora sobri, e pensano che domani dovranno pulire tutto e scusarsi con gli ospiti.
Chissà se ne organizzeranno ancora, di feste?

 

Aramirè ha chiuso.
Ce ne siamo andati in punta di piedi già da qualche mese, senza annunci o proclami o comunicati, dopo il nostro ultimo concerto a New York.
Siamo tra i furbi che hanno acchiappato, o tra gli introversi che se ne son tornati a casa?
Fate voi.
Se domani ci sarà da pulire, raccogliere i cocci, rimettere in ordine, probabilmente ci saremo.

Aramirè

Autore: Mauro De Filippis

Laureato in Ingegneria Informatica nel 2008 presso l’ Università del Salento, Appassionato di Musica e di Musica Popolare, sono tra i fondatori del Gruppo Musicale e vicepresidente dell'Associazione Culturale AriaFriscA per oltre 15 anni impegnata nella rielaborazione e riproposizione della tradizione musicale Salentina. Studio Fisarmonica, adoro strimpellare gli strumenti della tradizione Celtica quali Tin e Low Whistle. Attualmente collaboro con i Tammurria e i SemiSparsi Per contattarmi potete usare la pagina Facebook di stornellisalentini.com Mi trovate anche su : Instagram by Mauro De Filippis e Youtube by Mauro De Filippis

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